poeticamente andiamo

Pesa in questa notte di dolore immenso un macigno sul cuore. Sgorgano copiose,  finalmente, lacrime liberatorie e velano un sorriso stanco di esistere. Occhi prosciugati da ogni emozione, abbandonati al nulla in un futuro senza speranza. Non c'è presente nè futuro in un'anima stanca che fatica ancora ad essere viva. Muore lentamente dentro e fuori la presenza di Amore e lascia il passo stanco alla rassegnazione. Continuerà ancora la Vita e sarà andare avanti ma la certezza della felicità resterà mera chimera in un mondo di eternità. R.I.

Crescere, correre e rincorrere sogni,aspirazioni, mete. Una Vita di eterno andare senza mai una sosta, senza mai fermarsi. Il tempo di un sospiro e di una lacrima poi di nuovo pronta a ripartire. Una vetta sempre da raggiungere, una salita da percorrere, camminando, correndo, arrampicandosi, arrancando, mai fermarsi. Ogni tanto voltarsi indietro e guardare la strada percorsa con fatica soddisfatti di se stessi. Poi i temporali della Vita, gli uragani, i nubifragi e le tempeste; ma si deve andare ancora. Partire e ripartire, valige sempre pronte scarpe malandate piedi stanchi e cuore affaticato, ma bisogna andare. Il tempo della sosta a chi ha il cuore in tumulto non è dato. Imparare a camminare all'unisono col proprio battito. Ripartire sempre. Non c'è posto per Amare nel cammino della Vita, compagnia e sostegno sorella Solitudine. E sorridere, sorridere sempre. Ripartire, il verbo dell'andare. R.I.