poeticamente andiamo

Cammino distratta e infreddolita dall'umido tepore dell'autunno, il freddo penetra fino in fondo e il cuore stringe in una morsa di malinconia. All'improvviso una folata e vengon giù gialle foglie dal cielo... Gli occhi pensierosi e distratti alzan lo sguardo in alto ed ecco schiudersi il miracolo della bellezza celata a menti stanche e distratte... Nella vita che va via, cadendo giù a fiotti, quasi un improvviso giallo temporal di foglie strane ed avvizzite, lo splendore unico e temporaneo di un mare giallo da percorrere cedendo il passo celere al'estasi inebriante di un'immensa meraviglia. Il cuore ancor intontito par che dica: grazie a te, perchè ti sei fermata ad assaporar la bellezza. La morsa malinconica che prima l'affliggeva si scioglie in un sorriso d'eterna gratitudine al grande Amor che la natura dona a chi la sa amare... R.I.

Frenesia e corse, vita vissuta intensamente, attimi di respiro e poi, via, di nuovo immersa nel quotidiano andare, incontrare, amare, la Vita. Un sorriso donato e ricevuto un abbraccio ed un bacio scambiati o rubati all'attimo che fugge via ed un giorno in più vissuto da aggiungere al calendario che scorre in quell'eterno, unico attimo che è la Vita di ognuno su una terra che guarda ascolta, sorride, rimprovera e abbraccia tutti, sorniona e sorridente, ancora madre e non matrigna... Nelle tue braccia calde e profumate di mare spumeggiante, di cielo terso o nuvoloso, di vento caldo del sud o freddo del nord, di umidi sapori terrosi e foglie verdi che cadono giù, Terra mia, affido il mio essere di oggi, di ieri e domani perchè tu possa aiutarmi a donare sempre e per sempre l'Amore che tu mi dai con ogni tua carezza... a chi nel cuore ha freddo e tristezza perchè domani il sole possa di nuovo splendere e rischiarare il cammnino di tutti. R.I.